Odori, profumi, aromi e sapori… Quante volte ci riportano con la mente in luoghi lontani, passati recenti o remoti, in desideri futuri? E poi capita di perdersi in un mare di ricordi, sentimenti, emozioni e sensazioni; di cominciare a immaginare trovandoci in un labirinto di fantasie dal quale nessuno vorrebbe più uscire. Perché allora non condividere tutto? L’idea è quella del “viaggio attraverso i sapori!”, ossia attraverso un ingrediente o la ricetta di un dolce riscoprire il luogo della sua origine, indagare sulla sua storia fino ad inventarne una nuova. Così la passione per il viaggio e per il racconto, si mescola agli elementi della buona cucina. Sei una buona forchetta e hai la valigia sempre pronta? Vieni e confrontati con le nostre idee!

sabato 17 novembre 2012

Il blogger della notte

INGREDIENTI:
  • Wellington;
  • Andrew;
  • Zaino con il minimo necessario;
  • Desiderio di viaggiare.


Io lavoro di notte. 
No, non siate così sciocchi! Non fraintendetemi, il mio mestiere non è il più antico del mondo, anzi se possibile, è uno dei più recenti in assoluto: sono un blogger.
Perché lavoro di notte dunque? Domanda lecita. Vi spiego: io racconto la mia città nella sua veste oscura, quando il sole cala per essere chiari. 
Da quel momento esco dal mio appartamento, prendo il mio zaino, la mia bici e poi… la città è mia! A proposito, mi chiamo Andrew molto piacere.
Cosa ci metto nello zaino? Beh, io dico “l’indispensabile” ma probabilmente dipende solo dai punti di vista. Dunque… allora quasi sempre porto con me una macchina fotografica, una penna e un block-notes (mi servono per segnare le coordinate delle strade in cui scovo le mie storie), una torcia (non tutte le strade sono ben illuminate), un termos con del caffè (a volte la notte può essere molto lunga) e una bottiglia d’acqua. 
Nulla di più. L’indispensabile no?
Perché la bici e non un altro mezzo? 
Beh, diciamo che la bici fa molto più "avventura".
Quello di cui vi parlo non è solo il mio mestiere. E’ anche un gioco, una sfida con me stesso, un’ evasione bisettimanale (si esco solo due volte a settimana per evitare l’incombere del vampirismo nella mia vita sociale), un viaggio! Anche se inteso diversamente dal suo significato tradizionale. Insomma, una bici richiede forza fisica, sudore e in più mi permette di andare abbastanza lento da osservare gli angoli della mia città, e abbastanza veloce da correre in caso di pericolo, anche se fino ad ora, per fortuna,non ne ho mai avuto bisogno.
Com'è nata quest'idea? Ok, ho capito, vi ho incuriosito.
Adesso vi racconto tutto. 
Sono cittadino neozelandese, vivo nella capitale del mio Paese, Wellington per la precisione. E’ una tranquilla città portuale, ha degli scorci magnifici. E’ moderna e antica insieme, dovreste visitarla e in più la gente qui è molto affabile, vi piacerà.
Dunque come dicevo… ah si! Allora una notte rincasavo da un'uscita tra amici, erano circa le due, quando nei pressi di casa mia incontro un tipo che piangeva disperatamente. Lo osservai da lontano per non turbarlo più del necessario. Attaccava ossessivamente dei volantini sui muri e sui pali della luce situati nei pressi del mio appartamento. Quella scena m’incantò e così decisi di aspettare che quell' infelice andasse via dalla mia zona, per poi poter cogliere uno dei volantini e capire il motivo del suo dolore. Quando ormai terminò di tappezzare la parete esterna del mio palazzo e fu lontano, lessi su uno dei fogli le seguenti parole… Beh, adesso non le ricordo con precisione, ma più o meno facevano così:
“Mi chiamo Tizio e di cognome faccio Caio. Ho 32 anni e per un anno ho 
ripetutamente tradito la donna migliore della terra. L’ho tradita per paura e gelosia e l’ho fatto con la donna peggiore del mondo. Ho già chiesto perdono a mia moglie, ma non ho avuto il coraggio di ascoltare la sua risposta. Vorrei solo che lei sapesse, che so di essere l’uomo peggiore dell’universo, che non la merito perché sono un idiota, ma che la amo e che se morirò di dolore per non poterla più riavere, sarà una giusta punizione per me”. Insomma, una lettera strappalacrime. Di sicuro la moglie del poveraccio doveva vivere nel mio stesso condominio. Tornai a casa con uno dei volantini. Mi aveva colpito e l’avrei conservato. Ma sapete che? Di mattina lavoro come impiegato, e il mio ufficio è piuttosto lontano da casa, così quasi sempre esco al mattino presto, alle sei. Quando quel giorno uscii, non potei credere ai miei occhi: tutti i volantini erano scomparsi! La nettezza urbana  aveva fatto pulizia. 
Devo aver imprecato qualcosa come: “Cazzo, merda!” o non so che.
Il fatto è che ci rimasi malissimo. 
Pensavo: "Come avrebbe fatto allora il povero “idiota” a recuperare con sua moglie?". Così decisi. Avevo già un blog in attivo, pubblicai lì il volantino che avevo strappato, chiamando il pezzo “Racconto di notte”. Poi feci delle fotocopie e le distribuii in tutto il condominio, lasciando i fogli attraverso le fessure delle porte. 
Ecco: da qui è nata l’idea. Se non fosse stato visto da me, chi avrebbe aiutato quel giovane? La sua unica pecca era quella di aver pensato fosse meglio agire di notte. E quante cose accadono di notte senza che nessuno lo sappia? Moltissime! Una di queste ho assistito a una rapina sventata da un vecchietto affacciato ad un balcone, “L' eroe alla finestra”, così intitolai il pezzo che gli dedicai. Un’altra notte vidi la scena di un uomo che si lanciava col paracadute dall’ultimo piano di un grattacielo nel centro della città. Due settimane di carcere. Se le beccò a causa della pubblicazione di una sua foto sul mio blog. Aia, quella non fu una grande idea… Però insomma! Mi avete capito. Quando si abbassa il sole, quando la luce scompare nel mare, e il cielo si tira addosso la sua coperta blu notte per riposare, allora io prendo le mie cose, e parto all’avventura. Pedalando sento l’aria fredda pizzicarmi il viso, godo delle luci di notte della mia città, della libertà di girovagare per strada senza il pericolo delle auto. Faccio strane conoscenze, osservo immagini nascoste agli occhi di chi dorme, sento odori e sensazioni diverse da quelle che si avvertono col sole. Sono il Batman dei blogger! Sono il Grande Fratello della mia città! ... ok, non sono nessuno. Sono un semplice blogger, ma sapete? Per ogni post pubblicato conta dalle 200 alle 300 visualizzazioni e non è niente male per uno come me. In più questa avventura mi appassiona ogni giorno di più. Penso che continuerò a raccontare storie finché la mia città avrà da offrirmene. 
Storie celate agli occhi dei dormienti si intende…


Il Turista Goloso
(sfida di Andrea Zibaldo)

1 commento:

  1. I miei complimenti :) è stato emozionante partecipare a questa sfida, aspetterò con ansia queste due settimane!!

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